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2004 – Tour Italia: Centro e Sud

Tour del centro e sud Italia

Partenza da Massarosa il 14 aprile con arrivo il 28 aprile. Km 2359 percorsi in giorni 15 ad una media giornaliera di 168 km.

Il viaggio

Il progetto ha avuto precise finalità umanitarie: ho deciso di far conoscere, promuovere e raccogliere fondi per ANIAD (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici) di cui il presidente è il Dottor Gerardo Corigliano di Napoli. L’iniziativa è stata sostenuta dalla Novo Nordisk Farmaceutici, con il supporto e il Patrocionio del mio Comune: Massarosa.

Il secondo scopo, ma non per questo meno importante, è stato quello di invitare i diabetici a praticare sport e a comunicare che il diabete, anche con tutte le sue complicanze, può essere uno stimolo in più di lotta nella vita, senza diventare una scusante per rinchiudersi in se stesso. E così dopo tanti giorni frenetici per gli ultimi preparativi, finalmente sono partito dalla piazza del comune di Massarosa. C’è stata una piccola cerimonia con presenti il sindaco, l’assessore allo sport, l’Usl, la Dottoressa del centro diabetologico, il mio medico di famiglia, i giornali della zona e qualche tv locale e regionale. I vigili hanno fatto da apripista per alcuni km e alcuni ciclisti mi hanno accompagnato fino a Livorno.


Tratto dal Diario/BLOG, curato da Michela e Arianna e pubblicato sui siti: www.aniad.org e www.diabetes.it


Sono partito con un bagaglio posteriore pesante 14 kg. Il primo giorno è stata una tappa tranquilla.Il giorno successivo, dopo aver dormito in traghetto per arrivare ad Olbia in Sardegna, ho affrontato una tappa molto insidiosa con tanti saliscendi (che mi accompagneranno peraltro per quasi tutti i giorni successivi) che hanno rallentato la mia andatura, facendomi arrivare ad Arbatax a sera inoltrata. Le previsioni meteo per il giorno seguente erano pessime, infatti con enorme dispiacere sono stato costretto a prendere il pulman per non rischiare di perdere il traghetto Cagliari – Palermo visto che c’e n’è uno solo a settimana. Ah, dimenticavo un particolare molto importante! In ogni regione che ho attraversato ho sempre avuto un rappresentante della Novo Nordisk che mi attendeva e con cui scambiavo qualche parola, qualche foto e nel bisogno erano pronti ad aiutarmi. Fortunatamente non ne ho mai avuto bisogno, ma moralmente il poter contare su qualcuno, anche se poi per solo qualche decina di minuti, mi è stato di grande aiuto.

A parte questo imprevisto nubifragio, la Sardegna è stata bellissima. Estenuante, però il traghetto: 18 ore! E, questo soprattutto, perchè dopo mi trovavo ad affrontare in Sicilia il passo del Contrasto tra i monti Nebrodi e le Madonie, luoghi altrettanto stupendi ed incontaminati, a parte i cani, che alle volte, inferociti non gradivano la mia presenza e che dovevo scappare. E così una pedalata dopo l’altra, dopo due giorni mi ritrovo in Calabria, ad osservare meravigliato lo stretto di Messina ed i vari panorami mozzafiato, che bello!

L’indomani riparto di buon mattino da Vibo Valentia con l’acqua battente, vi domanderete come mai tutta questa fretta? La risposta è semplice: dovevo essere a Napoli il 23 aprile dove mi attendeva il presidente dell’ANIAD l’associazione che mi riserverà una splendida e calorosa accoglienza. Fortunatamente smette di piovere ed arrivo sul Golfo dello Ionio precisamente a Nova Siri in Basilicata. Da queste parti il vento la fa da padrone, tanto che la tappa seguente Nova Siri – Barletta risulta essere insidiosa ed oserei dire irritante per il forte vento contro, una delle cose peggiori per noi ciclisti. L’indomani con estrema fatica soprattutto negli ultimi 6 km che mi separavano da S.Giovanni Rotondo sono riuscito a raggiungere Padre Pio motivo di grande orgoglio.

Continuando, in serata sono arrivato a Savignano Irpino al confine con la Campania. Come da programma prestabilito sono riuscito ad arrivare a Napoli puntuale in piazza del municipio dove mi hanno fatto una grande festa, invitato la sera a cena nel centro della città, prenotato l’albergo e sommerso da tanti elogi in una maniera fuori dalla norma. Così per una volta tanto non ho avuto la preoccupazione di cercare un posto dove dormire prassi che svolgevo quotidianamente.

Il mattino seguente mi è dispiaciuto molto lasciare questa favolosa città (come tutte del resto) ed ho impiegato almeno due ore per riprendere un’andatura accettabile in un percorso pianeggiante che mi ha guidato fino a Roma (questo è stata la seconda ed ultima tappa pianeggiante di tutto il giro). Nella capitale mi stavano aspettando Michela ed Arianna le curatrici del mio diario giornaliero che come tutti gli altri colleghi della Novo Nordisk si sono complimentate con me, e poi un breve giro nella stupenda ed affascinante “città eterna”.

Da qui in avanti comincio a sentire l’aria di casa, un po’ mi dispiace ma dall’altro lato me né rallegro anche perché comincio a sentire la stanchezza. Al riguardo sono cominciato ad entrare in forma verso il 4 giorno, i primi giorni come sapevo per esperienza sono sempre quelli più duri anche perché psicologicamente non sei pronto al 100%. L’ultimo giorno mi riservo l’ultima asperità l’Abetone montagna conosciuta per le sue piste sciistiche. Arrivo in cima in maniera brillante con meraviglia mia, come in fondo tutto questo giro è stato una meravigliosa scoperta costante, ricca di emozioni ogni giorno. Ciao a tutti e alla prossima avventura.


“La gioia che mi ha lasciato questo tour mi portò a fantasticare sul prossimo giro: perchè non andare a Fatima?

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