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2005 – Tour Europeo: Fatima

Tour Europeo attraverso i principali santuari d’Europa: Lourdes, Santiago de Compostela, Fatima

Partenza da Massarosa il 5 aprile con arrivo il 22 aprile. Km 2.664 percorsi in 18 giorni ad una media giornaliera di 148 km

Anche in questo viaggio, inviavo giornalmente un diario che veniva pubblicato online nei siti: www.aniad.org e www.diabetes.it Descrivevo no solo gli aspetti clinici e medici della mia impresa, ma anche quelli paesaggistici, emozioni e sentimenti. In questo tour ho attraversato: La Spezia, Genova, Sanremo, Ventimiglia, Montecarlo, Nizza, Cannes, Saint Raphael, Aix en Provence, Arles, Montpellier, Bèziers, Carcassone, Toulose, Tarbes, LOURDES, Orthez, Roncesvalles, Pamplona, Logrono, Burgos, Leon, Ponferrada, SANTIAGO DE COMPOSTELA, Pontevedra, Tuy, Braga, Porto, Coimbra, Leira, FATIMA.


Tratto dal Diario giornaliero pubblicato sui siti www.aniad.org e www.diabetes.it

Dopo tanti giorni frenetici per gli ultimi preparativi, finalmente sono partito dalla piazza del comune di Massarosa. C’è stata una piccola cerimonia con presenti il sindaco Fabrizio Larini, l’assessore allo sport Claudio Marlia, l’USL, la Dr.ssa Rosa Maria Meniconi del Centro Diabetologico, i miei amici, la gente del paese, la stampa, la televisione, i vigili che mi hanno fatto da apripista per i primi 10 Km e con un testimonial d’eccezione il CT della Nazionale di ciclismo Franco Ballerini. Sono partito con un bagaglio posteriore di 27 kg e la sera avevo già la prima accoglienza a Rapallo da parte del Dr. D’Agostino Andrea presidente onorario dell’ANIAD. I primi giorni si sono rivelati subito insidiosi per prima cosa perché psicologicamente non ero ancora pronto al 100% e poi per i numerosi saliscendi, ma “la costa azzurra: che bello!!!”.

Arrivato ad Aix en Provence ho incontrato un’insidia che avevo messo in preventivo ma che si è rilevata più difficile del previsto: il vento. Ho passato tre giorni da incubo; il punto più critico è stato da Narbonne a Carcassone, in pianura non riuscivo a fare più di 10 Km orari “ma finalmente tutto passa!!!” Arrivato a Lourdes (primo obbiettivo del giro) ho ricevuto una bellissima accoglienza organizzata dalla Novo Nordisk con presenti una giornalista e un’associazione di diabetici francese. Il giorno dopo il vento mi è stato un po’ favorevole e con mia sorpresa sono arrivato in Spagna percorrendo il famoso “EL CAMINO DI SANTIAGO” con un susseguirsi di holà, holà dei pellegrini a piedi, facendo conoscenze con persone di nazionalità diversa provenienti d’ogni parte del mondo. Per arrivare poi puntuale all’accoglienza a Santiago ho dovuto da Ponferrada cambiare percorso, perché sul passo del Cebriero c’era la neve. A Santiago de Compostela mi è stata riservata davvero un?accoglienza speciale; c?erano i miei genitori, due associazioni di diabetici una della Galizia rappresentata da Teresa e Lyria e una di Madrid da Pilar, tutte e tre di una simpatia fuori dal comune (in fondo la Spagna è una terra di calor), i giornalisti, la televisione, il Presidente Dr. Gerardo Corigliano dell’ANIAD che ci ha invitati tutti la sera a cena e con mio stupore il sindaco Sànchez Bugallo che ci ha ospitati nel suo studio in un’atmosfera irreale per me (anche se in fondo era la stessa che mi ha accompagnato sin dall’inizio del giro). Al mattino mi è stato difficile lasciare questa splendida città ma l’ultimo obbiettivo che mi attendeva cioè Fatima, era un mio antico sogno coltivato da anni, fin da quando ho iniziato a fare i giri fuori porta, infatti l’emozione dell’ultimo giorno prima di arrivarci è stata indescrivibile, pensate che gli ultimi 3 Km ho cantavo a voce alta, salutando tutte quelle persone che incontravo per la via; c’era chi contraccambiava, chi rideva e anche chi forse mi avrà preso per matto. Come per gli altri santuari la televisione, i giornalisti e la Novo Nordisk del Portogallo erano ad attendermi.


E’ stata un’esperienza indimenticabile, ho potuto infatti ammirare le bellezze in parte della Francia della Spagna e del Portogallo, ma soprattutto ho avuto la possibilità di conoscere persone del posto con cui ho potuto confrontarmi, scambiare opinioni ed idee. Ho realizzato un sogno e sapete cosa vi dico?: “Chissà, forse se non avessi avuto il diabete non lo avrei mai realizzato”; il diabete cosa mi ha insegnato?: “A non mollare mai e a lottare sempre”.

La glicemia in questi giorni si è mantenuta su valori più che soddisfacenti, durante l’attività fisica ottima, qualche iperglicemia durante la notte. Facevo tra i 10 e i 12 stick il giorno e il fabbisogno d’insulina è calato quasi del 50 %. La mia giornata tipica consisteva nello svegliarsi di buon ora la mattina (circa alle 6.30), di fare una buona colazione (glicemia permettendo) per poi partire in bicicletta. Durante la giornata la mia alimentazione era a base di panini alternati con cioccolata, miele, marmellata e frutta. La sera verso le 18.00 cominciavo a cercare l’albergo nel luogo dove mi trovavo volta per volta e poi andavo al ristorante. Qualche sera ho rischiato di non trovarlo ma: “In ogni modo, bello così, sennò che avventura sarebbe stata?”

OOLLEEEEH !!!! AL PROSSIMO ANNO

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